Quando sento lo stigma in me

Lo stigma esiste. Lo si incontra in situazioni particolari dove le persone sembrano essere infastidite dalla mia presenza. In queste occasioni sento lo stigma in me e non mi fa stare bene: provo ansia e la persona che ho di fronte attua sempre di più un comportamento particolare. Sembra che provi paura e vergogna. Lo sento quando vengo giudicato. Mi sento preso in giro.

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Ricomincio da me – come affrontare un cambiamento

Tutti i cambiamenti fanno paura. Chi più chi meno sente il cambiamento e lo vive in maniera propria. A me il cambiamento fa davvero paura e lo affronto con parecchia difficoltà. Continua a leggere Ricomincio da me – come affrontare un cambiamento

Bilancio 2017 e propositi 2018 (II)

La sera di capodanno del 2017 è stata la prima notte di capodanno che ho passato in famiglia e non con gli amici, questo perchè volevo stare da solo. L’anno 2017 mi è costato molta fatica perchè iniziarono a sentirsi i sintomi della malattia, stanchezza e paura occupavano le mie giornate.

E’ stato un anno molto impegnativo perchè mi sono sempre preoccupato della mia salute e del mio benessere. Tutte queste cose hanno interrotto la mia vita ma nonostante tutto sento che inizio a riprendermi. Tutto sommato sono contento di queste cose perchè penso che sono stati processi di avanzamento che infine mi porteranno alla guarigione.

Bilancio 2017 e propositi 2018

L’anno 2017 è stato un anno disastroso. E’ cominciato con un profondo e duraturo periodo di crisi interiore. Dopo pochi mesi dall’inizio dell’anno e in un momento in cui stavo ancora molto male , mi sono lasciato con la mia ex ragazza (dopo 2 anni di relazione) .

L’inizio di un’odissea

Dopo nemmeno 1 mese dalla rottura,  ho avuto un ricovero in reparto psichiatrico (il primo di 3 ricoveri avuti nel 2017) per poi essere trasferito in una comunità per tossicodipendenti che però non faceva per me. Sono resistito in questa comunità per 4 mesi per poi tornare per la seconda volta dell’anno in reparto. Dopo un mese a Villa Napoleon e un altro mese in reparto il 13 dicembre sono giunto qui alla Meridiana.

Fine dell’odissea e inizio di un viaggio

Qui mi trovo bene e i miei progetti per l’anno nuovo sono: dimagrire ed iniziare un tirocinio. Sono felice e speranzoso perché qui alla Meridiana mi aiutano a fare questo. Vorrei inoltre avere la possibilità di fare un corso per diventare panettiere e sono felice perchè il mio operatore mi ha detto che la cosa è fattibile e mi ha spronato nel farlo.

Ringrazio tutti gli operatori ed i ragazzi della comunità per il sostegno che mi danno e mi auguro di partire al meglio per questo 2018.

Kurt

Io e la Meridiana

Volevo raccontare una storia…

Sono alla Meridiana da quasi 5 mesi e da quando sono entrato, non so perché e non so come mai, tutto nella mia vita è cambiato.

Non so cosa è successo ma da quando sono entrato ho avuto a che fare con situazioni che prima non mi stavano bene o che non riuscivo ad affrontare.

Può sembrare strano ma da quando sono qui provo sensazioni che avevo sepolto da sempre. Sono diventato più fiducioso con me stesso e mi voglio molto più bene rispetto a prima. Provo sensazioni di felicità e sono davvero felice del percorso che sto facendo. Posso dire ora che provo sensazioni bellissime che mi sono entrate dentro da quando ho cominciato ad avere a che fare con le persone, stare tutti i giorni a contatto con loro e confrontarmi mi ha reso più forte e sicuro di me stesso; posso dire che sto bene e sono felice…

Chiudo dicendo di continuare così coltivare e dare continuità a queste sensazioni,

che dire dopo il tunnel c’è la luce.

FRA P

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Alba e tramonto del percorso comunitario

 

Quando ad una persona viene proposto di iniziare un percorso in una comunità di sicuro prova varie emozioni e pensieri. Di solito l’emozione che prevale è la paura e si iniziano a fare pensieri dovuti alla tensione. Il percorso in comunità viene consigliato dai dottori a malati che spesso si trovano in una brutta situazione: non hanno un lavoro, hanno cattive abitudini e hanno problemi con i genitori.

Spesso spinti dai genitori gli ospiti accettano quindi malvolentieri di iniziare percorso che, all’inizio, non è quasi mai tutto rose e fiori. Ambientarsi socializzare o abituarsi alla nuova routine richiede sempre del tempo, e la nostalgia di casa fa fatica a scomparire. Poco per volta si capisce che seguendo le indicazioni c’è la possibilità di iniziare a stare bene e raggiungere una discreta qualità dei vita.

Bilancio annuo di Francesco: 2014 e 2015

Buongiorno cari lettori di FUORI DI BLOG, sono Francesco, sono arrivato in Meridiana il 10/2/2014 all’inizio non volevo starmene qui come un po’ tutti credo!!! Però poi mi è “scattata la molla” e mi sono fatto accogliere dallo staff della struttura (Meridiana) dove ho conosciuto molte persone, e sono persone belle perché ci aiutano nelle varie difficoltà quotidiane e non solo!!!! Devo dire che sono “cresciuto molto” grazie a loro anche se ci ho messo tanto di mio, ed è passato un anno e qualche mese, adesso fare i conti precisi mi riesce difficile, mi sono sentito accolto, e molto bene anche se all’inizio è stata dura perché insomma posto nuovo, gente nuova….è come lasciare la strada vecchia per la nuova circa, mi sono sentito così come un pesce fuor d’acqua; il mio arrivo in Meridiana è stato molto significativo perché ho imparato cose nuove di me che non conoscevo, e questo grazie anche ai gruppi terapeutici almeno per me; gli eventi straordinari sono: sporadiche gite almeno nell’arco cioè periodo di tempo di un anno circa, per sporadiche intendo che sono spezzate tra loro rispetto ad una vacanza estiva che è lunga; è il “nocciolo” che vi voglio raccontare ora, la mia Estate e i miei propositi futuri; abbiamo organizzato uscite con il gruppo tempo libero eh già!!! Che pensate che in Meridiana non si fa niente?…invece no! Ci sono anche i gruppi da “sopportare” perché servono anche quelli; abbiamo organizzato anche gite al mare ecc… ed ora una nuova stagione; l’aria qui è già della serie “tutti al lavoro che tra un po’ inizia Settembre” anzi è già iniziato…è qui stiamo “lavorando” per voi lettori di Fuori di Blog ed un grazie molto speciale per voi che leggete il nostro “lavoro” grazie mille!! Per il tempo dedicato a leggere il Fuori di Blog, vorrei e vi auguro tante cose positive; io tra qualche giorno inizio in P.N.L. del Gruppo Polis per iniziare il mio terzo tirocinio, il bilancio è positivo grazie a tutti del tempo dedicato a leggere!! Un SALUTONE!!!!

Lati positivi e lati negativi in CTRP

Caro lettore,

mi viene da dire che ci sono molte cose negative e positive che si incontrano entrando in comunità. Parto dalle meno favorevoli, così via il dente, via il dolore. Per un periodo ho sentito la nostalgia di casa e la voglia di ritornarci, ma gli operatori mi hanno fatto capire che trovare una soluzione più autonoma è meglio. Ho provato rabbia e delusione verso tutti, diciamo che ora me ne sto facendo una ragione, e quello che resta è un po’ di paura per il futuro, anche se devo dire che sento molto la vicinanza degli operatori in questo cammino per l’autonomia.

Il bello è invece che qua in Meridiana ho trovato delle persone con cui confidarmi, persone con cui non mi vergogno se non ho niente da dire, basta la compagnia. In questo momento mi sento contornata da persone che mi fanno star bene e sono felice.

Valentina

Fuori di Festa e fuori dai pregiudizi

Padova, 15 giugno 2015

Sabato 6 giugno c’è stato alla Meridiana il tanto atteso appuntamento con Fuori di festa.

Era da un po’ che al gruppo “minuterie artistiche” ci si preparava a questo evento realizzando portachiavi a goccia e svuotatasche per gli alpini che si sono occupati della grigliata e portapenne per gli scout che, oltre a servire ai tavoli, si sono dati da fare in vario modo per la buona riuscita della festa. Già venerdì 5 l’aspetto esterno della Meridiana era molto diverso dal solito: le panche e i tavoli per sedersi a mangiare, il palco sotto il tendone. Sabato poi, sono stati aggiunti dei palloncini.

La festa è iniziata con l’esibizione di “Colli in Canto”, ma per quanto mi riguarda sentivo le canzoni da lontano, perché il mio ruolo era stare in cucina dove ho dato una mano ad aprire le scatole di fagioli, a tagliare i dolci e a disporre i piatti di plastica in modo che fossero facili da prendere per chi serviva a tavola. Solo quando sono andata a cena, mi sono resa conto effettivamente di quanta gente ci fosse: circa duecento persone!

Ho mangiato anche io le buonissime costicine con la polenta. Dopo aver mangiato sono andata con V. a vedere lo spettacolo serale con due cantanti davvero molto bravi. C’era un bel movimento di gente tra familiari degli ospiti, familiari del personale e, persone esterne alla comunità.

Un’azione grandiosa è stata quella di L. che ha invitato alla festa le sue compagne di Zumba e l’istruttrice, scegliendo così di mettersi veramente in gioco sul fatto di stare in una comunità psichiatrica. Questa realtà, come le malattie mentali in genere, portano con sè molti pregiudizi forse perché poco conosciute.