Volontariato in Meridiana

A Natale dell’anno scorso in Meridiana abbiamo organizzato una festa molto speciale che non capita tanto spesso. Infatti, oltre a farci gli auguri, abbiamo anche festeggiato il pensionamento di Renzo, nostro infermiereIn quell’occasione Renzo ci ha salutati con una bel discorso ed una super torta!

Non abbiamo però smesso di vederlo, per fortuna. Infatti Renzo continua a farci visita e a partecipare, insieme a noi, all’attività di minuterie come volontario. Continua a leggere Volontariato in Meridiana

Tirocinio di Chiara

Chiara inizierà a breve un’esperienza di volontariato in una struttura educativa del territorio, l’abbiamo intervistata!

-Ciao Chiara

-Salve

-Ho saputo che qualche settimana fa sei andata a Cadoneghe a conoscere la struttura dove andrai a fare volontariato. Di cosa si tratta?

-E’ una villetta dove alcuni ragazzi fanno alcune attività, fanno l’orto, dentro c’è una stanza-ufficio dove gli operatori fanno i colloqui. Altre stanze sono quella di informatica, alcune hanno i banchi dove i ragazzi studiano e fanno i compiti. C’è la scala all’ingresso da tenere in ordine.

-Da chi è gestita?

-Dal personale, c’è una signora che si chiama Giovanna, che mi affianca. C’è l’Assistente Sociale di Cadoneghe, Marco Venturini, c’è Laura e altre persone.

-Tu cosa farei?

-Mi occuperò dii pulizie di stanze, bagni, cucina.

-C’è anche il giardino?

-Si, tirerò su e cartacce e pulirò i cestini. Poi aiuterò nella pulizia dei vetri. C’è la macchina lavasciuga per i pavimenti. Poi c’è il mocio. Dovrò memorizzare quali prodotti usare e per quali superfici (quelli per i pavimenti, quelli per i sanitari, per gli specchi ecc…)

-Sei preoccupata?

-Più che preoccupata penso a come riuscirò a gestire le difficoltà del momento. Cercherò di farcela. Ce la devo fare. Penso a come gestirò la mia vita quando avrò questo impegno.

-Quante volte andrai?

-Per iniziare andrò il Martedì e il Venerdì dalle 14:30 alle 16:30

-Sarai da sola?

-No, al mio fianco c’è un’operatrice: Giovanna, che mi affiancherà. Mi darà indicazioni sulle mansioni da svolgere di giorno in giorno. Mi ha già detto che quello che farò il Martedì non dovrò riprenderlo il Venerdì. Più avanti si comincerà ad aggiungere la mattina per 3, 4 ore.

– Intanto quindi si tratta dio volontariato?

-Si per il momento si. Inizio ad Aprile. Mi piacerebbe essere assunta da loro per tutti i giorni se tutto andrà bene.

-E’ vicino casa tua?

– Si volendo posso andarci anche a piedi.

-Il fatto di andare in un posto dove ci sono adolescenti ti mette in difficoltà?

-No mi fanno tenerezza. Io farò il mio, loro faranno le loro cose. Basta inquadrarli e capire subito come comportarsi.

-Caspita! Rapportarsi con gli adolescenti non è facile! A volte sono un po’ furbetti!

-Bhè, è la loro età, c’è chi si comporta in un modo, chi in un altro.

-Grazie Chiara, vuoi aggiungere qualcosa?

– Grazie a tutto ciò che ho attraversato qui in Meridiana in tutti questi anni sia da residente che da diurna. Non avrei mai pensato di riuscire a raggiungere questo traguardo. Il mio percorso è andato a buon fine. Alla fine sto raggiungendo l’obiettivo che desideravo da anni. Cioè avere un impegno di lavoro vicino a casa fuori dalla Comunità. Un impegno che mi occupa la giornata in modo che possa sentirmi realizzata in un contesto in un ruolo nuovi che non ho mai conosciuto.

Concludo scrivendo per la prima volta su questo giornalino, che tutto ciò che ho scritto è proprio vero. Detto questo mi auguro che la mia vita d’ora in poi comincerà ad essere molto stabile, gioiosa e molto dolce.

-Auguri Chiara, e tanti In Bocca al Lupo!

Un viaggio breve, ma intenso

La mia esperienza di Volontaria del Servizio Civile è stato un viaggio. Un viaggio breve, preannunciato come tale, il che aiuta ad assaporarne ogni attimo al massimo.

E’ quello che ho cercato di fare, vivere appieno ogni giorno a mia disposizione per condividere qualche momento di vita con  queste persone. Per conoscere e farmi conoscere da chi ne aveva voglia, chi ne aveva la possibilità; per avvicinare chi mi faceva cenno di andare più vicino e restare a distanza da chi non riusciva a permettersi certe vicinanze.

Tutto questo condividendo la “semplice” quotidianità degli ospiti della Comunità Meridiana e del Gruppo Appartamento Casa Ama, preparando le tavole per il pranzo o la cena, bevendo un caffè, facendo una passeggiata, passando del tempo seduti su una panchina o su un terrazzino.

Talvolta in silenzio, talvolta accompagnati da risa fragorose, pianti strazianti e lunghe chiacchierate.

La vita, lo scorrere del tempo degli orologi vissuti insieme. Apparentemente banale, semplice, è una cosa grande, dal valore inestimabile.

Ne esco più grande, più ricca (non di denaro).Con un senso di pienezza e un po’ di amarezza, perchè è sempre fatica giungere al termine di un viaggio, pensare alla fine di tutto questo.

Intenso e breve. Forse vanno a braccetto non a caso, se non fosse stato così breve, probabilmente non sarebbe stato altrettanto intenso.

Un anno in cui si sono intrecciate con la mia, tante vite,dense di sofferenze, gioie, ricordi, rimpianti.

Devo un grazie che non ha limiti a tutti coloro che mi hanno permesso di entrare nella loro vita e che sono entrati nella mia, ma anche a chi delicatamente mi ha tenuto a distanza, perchè ci sono distanze piene di rispetto, comprensione, scambio. E me l’hanno insegnato un po’ anche loro.

Volontaria del Servizio Civile Nazione,

Micaela