Ai tempi della quarantena

Cari lettori, da tre mesi è cominciato un nuovo anno e con lui si è portato dietro una nuova sfida. Questa nuova sfida si chiama Coronavirus. Appena arrivata notizia del virus pensavo a qualcosa di non più grande di una semplice influenza e tutto sommato nessuno era particolarmente spaventato. Purtroppo mi sbagliavo e ci sbagliavamo. Da ormai quattro settimane io come voi sono in quarantena e ciò mi pesa abbastanza. Voi come state vivendo questo momento? Questi fatti mi fanno capire quanto è importante saper fronteggiare le difficoltà con le proprie forze, saper resistere a ciò che ci succede e avere speranza. Non ho paura per la mia salute ma ne ho per quella della mia famiglia, loro sono anche il motivo per cui questa quarantena mi pesa, non vederli è molto difficile. La cosa peggiore è come la gente sta reagendo a questa epidemia: sono state emanate leggi che invitano a rimanere in casa ma nonostante tutto ancora molte persone la prendono alla leggera e fanno ciò che vogliono. A tutti i lettori consiglio di stare attenti ai propri comportamenti e alle norme igieniche perchè molto spesso rischiamo di far del male ad altre persone. Restate in casa e spendete più tempo con i vostri cari con l’obiettivo e il desiderio di tornare presto alla normalità e a fare ciò che vi piace. 

Stiamo uniti, ANDRA’ TUTTO BENE.

Quando sento lo stigma in me

Lo stigma esiste. Lo si incontra in situazioni particolari dove le persone sembrano essere infastidite dalla mia presenza. In queste occasioni sento lo stigma in me e non mi fa stare bene: provo ansia e la persona che ho di fronte attua sempre di più un comportamento particolare. Sembra che provi paura e vergogna. Lo sento quando vengo giudicato. Mi sento preso in giro.

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