“Stay hungry stay foolish”

Cari lettori di Fuori di blog, sono Marta educatrice della Meridiana e curatrice del blog. Sta terminando la mia collaborazione e volevo salutarvi con questa intervista fatta dai ragazzi della CTRP – La Meridiana dal titolo: “Stay hungry stay foolish”

Ringraziando di cuore per l’onore e la profondità dell’esperienza, voglio augurare a tutti i pazienti della comunità, passati, presenti e futuri un: “In bocca al lupo” per il vostro percorso; voglio ringraziare i colleghi per il supporto dato e per le occasioni di crescita; infine voglio salutare i nostri lettori vecchi e nuovi che ci accompagnano e ci supportano. 

Grazie per questi anni insieme. Buona lettura 

Marta – Stay hungry stay foolish

Cosa è importante per te nei nostri percorsi?

Per me è importante per un percorso riabilitativo, avere ben chiaro gli obiettivi che si vogliono raggiungere. È importante averli in testa e sapere come sono fatti, perché ci sono e come andare a conquistarli.

Se fossi dall’altra parte della barricata, vorrei sapere dove sto andando e quali sono le cose importanti per me da raggiungere per stare meglio. Mi darebbe tranquillità e motivazione per affrontare un percorso riabilitativo

Cosa ti porti dentro degli anni in cui hai lavorato qui in Meridiana?

Quando sono arrivata qua, 6 anni fa, ero molto inesperta e non conoscevo bene il lavoro di educatrice e men che meno di riabilitazione psichiatrica. Dovevo costruire la mia cassetta degli attrezzi. In questi anni sono cresciuta molto, mi sono formata e maturata.

Mi porto dentro tanta esperienza basata sulle buone pratiche, su una metodologia, su mattoni solidi e condivisi e su colleghi esperti e formati. Siamo una bella squadra!

Sei tifosa di una squadra di calcio?

Si… il Milan.. ma la mia fede calcistica è nata prima del mio interessamento alla politica.

Quali sono le situazioni che ti hanno fatto sentire più a disagio e quali più a tuo agio?

Ho presente le situazioni dove mi sento a disagio come educatore. Si possono accomunare dal fatto che: succede qualcosa, so che devo fare un intervento ma non ho chiaro le parole da dire. C’è qualcosa che non mi torna ma non so cosa. Oppure quando ho paura di urtare la sensibilità di una persona. Questo mi mette a volte in difficoltà perché non voglio ferire, non voglio far stare male ma offrire, con le mie parole, un punto di vista ulteriore che possa aiutare.

Mi sento molto a mio agio quando succede il contrario: quando davanti ai miei occhi i pezzi del mosaico prendono ordine e posso così aiutare le persone a capire meglio cosa succede, ad aggiungere una sfumatura, senza urtare le sensibilità altrui. Così mi sento abbastanza utile a dare supporto ad una persona nel suo percorso. Ma dal prendere il caffè in un bar a fare i colloqui motivazionali per costruire un percorso 

Come e dove ti immagini fra 5 anni?

Fra 5 anni mi vedo laureata in farmacia e probabilmente a continuare i miei studi. Dall’altra so che questo mio percorso nell’educazione in qualche modo mi tornerà utile più avanti! 

Avete presente Steve Jobs? Quello che ha fondato l’Apple… c’è un suo discorso molto famoso all’Università di Stanford che fa agli studenti neo-laureati. Quello che termina con Stay hungry, stay foolish che significa siate affamati nell’eccezione dell’essere curiosi della vita con un pizzico di follia. In quel discorso racconta questo aneddoto.

Lui è stato adottato da una famiglia di modeste origine e la madre biologica aveva preteso per l’adozione che il figlio ricevesse una formazione universitaria.Così i genitori mantennero la promessa e mandarono con grossi sacrifici il giovane Steve all’università.

Lui prova a studiare ma non era motivato in quel percorso, piuttosto, si è messo a seguire singoli corsi che apparentemente non servivano a nulla, ad esempio: come scrivere in un bel corsivo. Dopo anni, alla presentazione del primo Mac, era presente la possibilità di cambiare carattere, tra cui il corsivo. Questa innovazione è dovuta anche ai corsi seguiti anni prima. E’ un racconto che mi fa sempre sorridere e che in qualche modo sento mio, a maggior ragione in questo periodo.

Quanto ti emoziona andare a realizzare questo sogno? 

È molto emozionante come è emozionante terminare  questa esperienza ma fa parte della vita e delle decisioni che si prendono. Solo un diamante è per sempre! 

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