LA NUOVA VITA DI CRISTINA: “NON SPEGNERE LA LUCE”

Lunedì 10 ottobre è stata la giornata mondiale della SALUTE MENTALE. Per l’occasione il CSM di Padova ha organizzato l’evento “Diversamente” che si è svolto al Centro Culturale San Gaetano.

Per prima cosa è stato proiettato un docufilm sulla storia di Cristina Marcato tratta dal suo libro “Non spegnere la luce”.

La storia di Cristina è stata piena di sofferenze: dagli stupri subiti da piccola, ai tentati suicidi e alle crisi di panico che a lei sembrava potessero portarla anche alla morte. Era Lella Costa a dar voce agli stati d’animo più forti descritti da Cristina, con un’espressività travolgente. C’erano anche diverse testimonianze di medici, psicologi e altri operatori che hanno seguito Cristina nel suo percorso in particolare nella comunità terapeutica di Montememerlo. Proprio la Cristina ha incontrato Marco, un ragazzo molto dolce e sensibile che ha contribuito non poco a farle ritrovare gioia e serenità.

Anche la figlia avuta a 18 anni, di nome Valentina, è per Cristina fonte di grandi soddisfazioni. Infatti nonostante la malattia della madre Valentina ha iniziato a lavorare a 15 anni e ora è sposata felicemente e ha una bambina.

Al termine della proiezione però Cristina mette sul letto una confezione di pannoloni e diversi farmaci e allora mi sono chiesta quanto è cambiata in realtà la sua vita, e ho pensato che ciò che ha determinato il cambiamento in Cristina è stato fondamentalmente l’AMORE.

In seguito c’è stata la proiezione delle foto con didascalie fatte da noi della “Meridiana” e mi sono sentita orgogliosa di aver contribuito a questo lavoro. Son seguite delle testimonianze in video delle testimonianze in sala anche queste molto interessanti. Il pubblico era costituito principalmente da ragazzi di alcune scuole superiori, ai quali sono stati distribuiti dei questionari sulla tematica della salute mentale e sullo stigma relativo. In seguito alcuni specialisti del CSM si sarebbero recati nelle loro classi per rispondere agli eventuali quesiti di questi ragazzi.

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