Il brano letto parla di un elefante incatenato a un paletto dalla nascita: non riesce a liberarsi dal paletto neanche da grande perché nemmeno ci prova convinto di non riuscirci.
Anche ciascuno di noi è incatenato a tanti paletti,a tanti limiti, a tanti condizionamenti.
Ricordo ad esempio la mia prima lezione in piscina, quando l’istruttore disse di immergere la testa nell’acqua con gli occhi aperti: ero convinta di non riuscirci perché in precedenza avevo appreso che l’acqua poteva costituire un pericolo.
Invece pian piano mi immersi anch’io come gli altri, superando almeno in parte quel limite.
E di limiti da superare ce ne sono tanti però è possibile farcela come conclude il brano, mettendoci tutto il cuore, mettendo in campo tutte le nostre energie.
Maria