DIVERSAMENTE

LA LUCE CHE SALVA!

 

La foto, con la stanza in cui filtra un raggio di sole, rappresenta la salute mentale appena ritrovata. La stanza buia rappresenta uno stato di malessere mentale, in cui la persona è di umore depresso, non ha interesse verso la vita, è chiuso in se stesso, non ha relazioni importanti con altre persone e a volte ha pensieri di suicidio. A un certo punto segue il consiglio dei familiari e decide di far di tutto per uscire da quello stato. Si reca da uno psichiatra e psicoterapeuta che gli prescrive dei farmaci e gli propone dei colloqui. Grazie ai farmaci e al lavoro su se stesso pian piano la stanza comincia a essere meno buia, inizia a filtrare un raggio di luce che col tempo illuminerà tutta la stanza. A quel punto lo stato di malessere sarà diminuito notevolmente e la persona avrà ritrovato sempre più la gioia di vivere.

DIVERSAMENTE

Gioie e dolori

Per me questa foto rappresenta un sacco di cose.

Nella foto ci sono molti elementi distinti tra loro con un significato diverso e particolare per ognuno di loro.

Nell’immagine c’è rappresentata una rosa che per me ha centrato in pieno il significato del nome “gioie e dolori”. Proprio perché all’interno della rosa ci sono delle spinte pungenti che rappresentano il dolore mentre la parte superiore della rosa, ovvero il germoglio, è fatto di colore rosa ovvero un colore che rappresenta la gioia e la felicità. Oltre alla rosa in sé per sé nell’immagine ci sono rappresentate dei bicchieri e delle forchette che per me significano del buon cibo condiviso in compagnia.

il mio tirocinio in P.N.L.

 

buongiorno cari lettori di M.N., con la comunità la “Meridiana” ho avuto la possibilità di fare dei tirocinii, quest’ultimo era in Polis Nova Lavoro (P.N.L.) dopo nove mesi di tirocinio, mi ritrovo a scrivere questa esperienza: bella, positiva e sopratutto portata a termine con successo, è di questo ne vado fiero perchè era anche faticoso ma nonostante tutte le intemperie del mal tempo posso dire “ci siamo riusciti!”….ho imparato tante cose anche perchè le mansioni erano diverse poi con il tempo erano sempre le stesse quindi mi sono velocizzato su mansioni semplici,anche su quelle un pò piu’ complesse,sono riuscito a portarle a termine. Ho imparato che il lavoro costa fatica ma dà tanta soddisfazione nel vedere che i bilanci delle varie verifiche sono stati positivi e buoni,…mi porto a casa tante cose positive di me che prima non conoscevo o comunque davo per scontato ad esempio: il mio essere timido, insicuro, avere l’autostima sotto i piedi ecc…tutte cose abbastanza superate questo grazie alle persone positive che ho incontrato che hanno creduto in me e che mi hanno dato la possibilità di “crescere“.

Il mio tirocinio a bosco di Rubano

Vorrei raccontare ai lettori la mia esperienza di tirocinio lavorativo all’osteria del parco di Rubano.

Le prime due volte sono stata accompagnata dagli operatori, e meno male! Ero molto agitata.

Il primo giorno il responsabile mi ha mostrato come sparecchiare le tavole dove avevano mangiato i clienti e come lavare i bicchieri, poi ha probabilmente ha percepito la mia tensione e mi ha detto di mettermi in un angolo ad osservare. Passato l’attimo di insicurezza mi sono messa a lavare una montagna di bicchieri e il responsabile mi ha detto che sono stata brava, ma sono rimasta ancora più soddisfatta quando la mia collega del banco bar , in questi giorni,  mi ha detto che le ho dato un grosso aiuto e l’essermi sentita utile è stata una sensazione straordinaria!

Tina

ZUMBA: DAJE TUTTA!

Da circa un anno sto praticando Zumba, il nuovo sport che sta spopolando nelle palestre. Alla mia prima lezione di prova ero molto a disagio ma allo stesso tempo ero molto incuriosita. Ricordo quel giorno: le “zumbere” erano tutte magre e seguivano in maniera naturale e disinvolta i passi e il ritmo ipnotizzante dell’istruttrice: Morena! Questa fantastica donna con dei lunghi capelli neri si muoveva in alchimia perfetta con i ritmi latino-americani, salsa, merengue e reggaeton. Straordinariamente, (premetto che sono negata a ballare!) riuscivo a modo mio a ripetere i passi lasciandomi andare a questi ritmi così coinvolgenti! Le lezioni a seguire sono state molto significative, pesavo 106 kg e non praticavo sport da anni. Mi sentivo goffa, imbranata e evitavo di osservarmi nel grande specchio di fronte a noi nella palestra. La grande sensibilità di Morena mi aiutato a vincere l’imbarazzo, e con le sue parole semplici e decise, sono riuscita a portare avanti questo sport con passione, fatica e tanta soddisfazione. Molte volte ho ballato con le lacrime agli occhi ma grazie a Morena, le “Zumbere”, la mia famiglia e le persone della comunità, ora ballo con più precisione , passione, soddisfazione e sul mio viso ora c’è il sorriso!

Consiglio Zumba a tutte quelle persone che hanno bisogno di perdere peso e che vogliono sentirsi donne decise, con un equilibrata autostima e per ritrovare la loro sensualità. Ma non solo! Ho visto anche bambine divertirsi e persone anziane, con ovviamente ritmi e passi adatti alle varie età.

P.S: Alla fine in un anno – 20 kg e + 100% autostima!

La Lu

NO LIMITS!

VIVIAMO PENSANDO CHE “NON POSSIAMO” FARE UN SACCO DI COSE SEMPLICEMENTE PERCHE’ UNA VOLTA, QUANDO ERAVAMO PICCOLI, CI AVEVAMO PROVATO ED AVEVAMO FALLITO!

Cammina

Da quando sono qui in Meridiana, ho superato diversi limiti positivi tra cui: sono riuscita a perdere kg grazie allo sport, al supporto essenziale degli operatori della Meridiana, ho frequentato anche i disturbi alimentari con una psicologa davvero competente.

Per quanto riguarda la mia malattia, ho superato certi atteggiamenti: riesco a gestire bene la rabbia, che per me era “un tallone d’Achille” e ho acquisito più pazienza e più costanza. Come ultimo obiettivo rimane “affrontare” il mondo del lavoro cioè: relazioni con colleghi e superiori, costanza e gestione delle frustrazioni. Fin’ora ho sempre fallito nelle mie precedenti esperienze lavorative. Tanto che mi ero rassegnata all’idea che non sarei mai riuscita nell’intento. Ma ora mi sento pronta a vincere questo mio limite, in quanto mi sento più sicura di me e non mi sento abbandonata, anzi, insieme alla Meridiana e alla mia famiglia sento che sarà un successo!

La Lu

Una nuova casa per Giuly

Sono Giuliana e mi trovo in comunità la Meridiana da più di 2 anni.

Il mio percorso qui è quasi terminato, ho ricevuto una grossa opportunità rispetto alla assegnazione di una casa del comune di Piove di Sacco.

Sono circa 12 anni che giro per le comunità e la prospettiva di andare a stare da sola mi spaventa; poiché ho già tentato di vivere da sola ma stavo più in psichiatria che a casa.

Sono consapevole del fatto che sarà difficilissimo riuscire a ripartire da zero anche perché ho diversi problemi fisici che mi impediscono di riuscire a fare le cose.

Ci sono parecchie persone che accoglierebbero la notizia di un’assegnazione della casa con grande gioia e mi dicono che sono molto fortunata e di non buttare via questa opportunità.

Per ora la mia malattia mi sta bloccando in una maniera terribile, ogni giorno che passa mi dico “fatti forza” ma poi purtroppo non è così.

Sono arrivata veramente in un bivio, ma c’è una sola strada ed è a senso unico.

Ad ogni modo vorrei ringraziare gli operatori e tutto il personale della Meridiana che cerca di aiutarmi a percorrere questa strada.

Ringrazio anche tutti i miei affetti e gli amici che sento mi vogliono bene malgrado tutte le volte che li ho delusi.

Giuly

La mia giornata tipo in comunità

Mi alzo alle 7,30 e faccio colazione alle 8. Prendo la terapia. Faccio pre-gruppo e verso le 9,30 faccio l’attività tipo: meridiana news, ginnastica, minuterie artistiche, ecc.

Il weekend vado a casa ogni 15 giorni o viene qui in comunità a trovarmi mia mamma.

Fra poco tempo dovrei andare a fare la pet teraphy e anche avviandomi in Polis Nova ad Attivamente.

Non vedo l’ora di essere dimessa da sta Meridiana e tornare a casa mia.

Tirocinio a Fuori di campo

Gentili lettori di meridiana news oggi vi voglio raccontare la mia esperienza a fuori di campo come tirocinio. Per iniziare ho fatto 2 giorni di 3 ore ciascuno e per me si è trattato di sperimentarmi in un posto nuovo con nuove mansioni da svolgere. Devo dire che io sono amante della natura  e perciò questo è un tipo di lavoro che mi dà soddisfazioni anche se faticoso. Il luogo dove si svolgono i lavori comprendono 7 ettari di terra cioè sono circa 22 campi e ci sono mezzi agricoli per lavorare la terra ma i raccolti si svolgono principalmente a mano e senza usare diserbanti dato che si tratta di una coltura biologica e a km 0. Anche gli operatori che lavorano lì sono molto gentili, pazienti e ti mettono a tuo agio. Devo dire che facendo un bilancio posso dire che mi sono trovata bene e mi sono impegnata portando a termine ciò che mi veniva chiesto.

v.

Come liberarsi dai propri condizionamenti

Il brano letto parla di un elefante incatenato a un paletto dalla nascita: non riesce a liberarsi dal paletto neanche da grande perché nemmeno ci prova convinto di non riuscirci.

Anche ciascuno di noi è incatenato a tanti paletti,a tanti limiti, a tanti condizionamenti.

Ricordo ad esempio la mia prima lezione in piscina, quando l’istruttore disse di immergere la testa nell’acqua con gli occhi aperti: ero convinta di non riuscirci perché in precedenza avevo appreso che l’acqua poteva costituire un pericolo.

Invece pian piano mi immersi anch’io come gli altri, superando almeno in parte quel limite.

E di limiti da superare ce ne sono tanti però è possibile farcela come conclude il brano, mettendoci tutto il cuore, mettendo in campo tutte le nostre energie.

 

Maria